Effettivamente non ci bastava la sconfitta, ironia della sorte, ha segnato Lazzari. E che gollasssssoooo, ha spaccato in due la porta. Anche se nessuno dovrebbe ironizzare su Lazzari…. ma effettivamente sabato sera no, non ci bastava ed abbiamo conosciuto il nostro destino: Bayern Monaco. 
Chefigomammamaooooooooo.
Mettiamo tra parentesi la Champions League che a pensarci troppo non si fa mai un buon affare e torno al principio della mia chiacchierata senza denigrare Lazzari nel modo più assoluto.
Juric c’avrà insegnato qualcosa?
In primis che questa Lazio è più instabile di un dcpm di Giuseppe Conte.
Siamo chiari, già di nostro non abbiamo un didietro pari ad una portaerei, rivolgersi a Nyon, ma se ci si mette anche l’atteggiamento "soft" di fronte ad un avversario molto più che abbordabile, allora qui non si vuol proprio collaborare.
Insomma, volete toglierci anche le certezze in campionato?
Questa l’abbiamo persa ed è quasi inutile sindacare sull’arbitro Abisso.
Che poi, voglio dire, entrare in campo con la testa tra le nuvole è sempre sbagliato, figurarsi se a piangere è la nostra classifica e non Juric. Mais… Ca va sans dire…
C’è una cosa che la Lazio dovrebbe capire, ovvero quanto siano inopportune certe performance anche dopo essersi sollazzati nell’autostima di chi, dopo 20 anni, è approdato nuovamente agli ottavi di Champions League. 
Tutto molto bello raga, tutto molto bello, certo, ogni tanto ritornare coi piedi per terra non fa male. 
L’Hellas ha avuto, infatti, un solo grande merito: approfittarsi dell’ approccio "soft" dei biancocelesti alla gara, cosa che si era capita già nei primi 20 minuti.
Si potrebbe, adesso, ricominciare il solito pippardozzo -mercato/sostituto-, raccontandolo con attenzione e dovizia di particolari, ma sono anni che non si trova il sostituto di Lulic, vi accorgete adesso che servirebbe anche quello di Radu? Dopotutto Radu è eterno finché dura.
Inzaghi sentenzia: "Ci siamo fatti due gol da soli…"
Juric ha servito la solita minestra riscaldata ed i biancocelesti ci son cascati con tutte le scarpe. C’è poco da dire. 
La Lazio, dall’altra parte, ha comunque creato di più rispetto al Verona, ma Inzaghi non è riuscito a caricare i suoi. L’Hellas ha colpito laddove il dente doleva: mancanza di idee e voglia.
‘Na passeggiata nel parco lunga 90+recupero.
FANTAFORMAZIONE E MANTRA-MODULO
Guardando la partita sabato sera, chiusa nella tristezza del dcpm e del coprifuoco, mi sono chiesta se anche la formazione buttata in campo avesse qualche falla e non solo il mantra modulo che funziona a fasi alterne.
Inizio con la mia crociata pro Andreas Pereira.
Luis Alberto è un calciatore dotato di grandissima tecnica e, nella mancanza ridondante di tale caratura, con tutto il rispetto per Akpa Akpro, il sostituto doveva essere Andreas Pereira senza manco stare qui a discutere. 
E se qualcuno pensa che l’errore di Inzaghi sia quello di voler reinventare Parolo difensore a 35 anni, forse farebbe meglio a tacere. Machedavero?
E visto che ho parlato di Marcolino nuovo difensore, parlo pure del nuovo/vecchio difensore arrivato in estate.
Per quanto sia convinta che nel mondo esistano giocatori ben più dotati, Hoedt si sta riscattando. Almeno ai miei occhi, o forse è colpa dei dcpm e sono più confusa di Giuseppe Conte. Credo davvero nel percorso nuovo di Wesley, nel ri-percorso.
Credo altrettanto nell’esistenza degli unicorni, nessuno li ha mai visti come nessuno ha mai visto un gol di Muriqi ma ci crediamo e visto che credo ad un sacco di cose, credo soprattutto che il mancato acquisto di un difensore di livello sia ora pegno da pagare.
Altro pensiero: Marusic a sinistra? 
Piuttosto avrei messo Fares, magari cambiandolo nel secondo tempo. 
De gustibus non disputandum.
Ma una cosa non la capisco per davvero: perché Simone Inzaghi continui ad essere più corto della stessa panchina corta non sfruttando i già pochi innesti che Lotito gli ha messo a disposizione.
Con Strakosha è successo, è stato il segno divino….allora le gerarchie possono essere stravolte almeno un po’?
Simo’ pensa in grande e soprattutto libera Armini dal buio della panchina.
Queste sconfitte non sono cosa che capita una tantum, ce lo hanno sbattuto in faccia Sampdoria, Udinese e Verona.
Non sto qui a dare vita al melodramma nella sua forma più trash, anzi, al contrario penso che certe debacle siano figlie di uno sforzo fisico/mentale chiamato Champions League.
Abbiamo davanti 2 mesi o poco più.  
Si ricomincia da stasera predicando la razionalità e la calma. Quella di tutta la piazza biancoceleste.
Il Dortmund ha perso 5-1 con lo Stoccarda.
Il Chealsea ha perso 1-0 con l’Everton.
Il derby Manchester City- United 0-0.
Il Bayern 1-1 con l’Union Berlino.
L’inter solo ha vinto dopo essere uscita fuori da tutto. 
Questo per farvi capire che anche quelle con la rosa lunghissima, hanno fatto comunque fatica dopo il girone di Champions appena concluso.
Quindi date un occhio anche a tutto il calcio europeo e poi tirate un sospiro di sollievo.  
 

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